We work with.

Abbiamo il piacere di condividere strategie e progetti con clienti provenienti da settori e mercati molto diversi. Le esperienze, gli stili e i professionisti con cui ci confrontiamo ogni giorno ci permettono di crescere e di migliorare il valore e l’efficacia dei nostri servizi.

Claim CoWo.

Offriamo un contenitore di valori e proposte, un modello organizzativo avanzato che mette a disposizione spazi attrezzati a quanti vogliano accompagnarci lungo il percorso dell’innovazione. All’interno dei 1000 mq della nostra sede di Preganziol, abbiamo destinato ai coworkers uno spazio open space di circa 150 mq, rigorosamente a orario continuato, con postazioni di lavoro sempre connesse in banda larga, sale riunioni, area mensa, posti auto riservati. I coworkers che ci scelgono sono professionisti indipendenti che operano nell’ambito della comunicazione e dei nuovi media, con loro creiamo una rete di relazioni, un ecosistema “contagioso” e viralizzante di menti creative, in costante contaminazione reciproca. Con loro condividiamo strategie e percorsi per evolvere idee e progetti, trasformando l’architettura dell’open space in una replica tangibile del social hub.

The space.

Servizi e orari.

Claim Cowo offre una postazione lavoro costituita da: ampia scrivania + poltrona, spazio “dedicato” per i propri libri/documenti in un scaffale-libreria, connessione internet veloce, servizi di stampa a colori e di fax, n. 2 sale riunioni (prenotabili su appuntamento), toilette, area caffè e mensa, parcheggio auto, affiliazione con Cowo Milano per agevolazioni negli utilizzi di altri Cowo in italia e all’estero.

Abbiamo due “formule” di ospitalità: formula full time: dal lunedì al venerdì – dalle 8.20 alle 18.30 (orario continuato) e formula part time: utilizzo parziale della postazione (mezza giornata oppure alcuni giorni della settimana)

9 scrivanie
1 sala riunioni da 16 posti
1 sala riunioni da 6 posti
Multipostazione
Wi-fi banda larga
Servizio reception
Stampante e Fotocopiatrice
Recapito Postale
Kitchenette (frigo + microwave)
Fermata autobus
Posto auto
Stazione ferroviaria / bike sharing

Dal brand book alla visual identity.
08.Ottobre.2019
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Luca Ferrazza, founder di Claim Brand Industry, riflette sul mutamento del ruolo della visual identity e del brand dopo la rivoluzione digitale.

Da prodotto editoriale a strumento di consapevolezza del marchio, il brand book ha sempre rappresentato un punto d’arrivo per le aziende, il momento nel quale si esce dalle logiche della produzione, del design e della vendita e si compie la presa d’atto dei contenuti e dei valori che la marca comunica a prescindere dai prodotti che offre al mercato.

L’identità visuale è sempre stata quindi un momento di riflessione interna su quello che un’azienda rappresenta ai propri stessi occhi e sul modo con il quale racconta quel che vede a tutto il pubblico, e non più solo al mercato, partendo dalle persone della propria organizzazione.
Segni, colori, materiali, trattamenti diventano il codice identificativo e specifico di uno storytelling visuale unico e forte, un riassunto per linee della vision di ogni azienda.
Per questo, la definizione del logo, delle strutture, del colore e delle posizioni viene affidata alla professionalità dell’agenzia, in modo da interpretare i contenuti di un’azienda e trasformarli nelle guidelines.

Brand Book Barazza

Gli elementi base che non possono mancare nel brandbook:

  1. Introduzione e descrizione del logo (la mission, la vision, il payoff, l’insight)
  2. Le diverse configurazioni del logo;
  3. Le indicazioni dello spazio obbligatorio da mantenere attorno al logo;
  4. Le dimensioni minime di usabilità del logo;
  5. I colori utilizzati e le combinazioni;
  6. Le regole per utilizzare il logo su differenti sfondi;
  7. I caratteri tipografici utilizzati;
  8. Gli eventuali usi impropri del logo;
  9. Le applicazioni del logo;

Brand Book Botter

Sempre più spesso, come struttura di consulenza, Claim Brand Industry è chiamata ad affiancare e supportare aziende nella definizione delle strategie di marketing, ad elaborare progetti che trasformano dati e mercati in un’architettura solida dove vision e mission guidano le decisioni e le strategie operative.

Brand Book Marchiol

Di fronte all’evoluzione sempre più rapida che i nuovi canali di comunicazione impongono alle aziende abbiamo esaminato i casi di rebranding più famosi degli ultimi anni, da MailChimp a Dropbox passando attraverso le brand guideline del media d’immagine per eccellenza, Pinterest per ipotizzare quelli che saranno gli sviluppi dei prossimi anni – o mesi – nell’utilizzo dei brand book ed elaborare un nuovo decalogo di suggerimenti aggiornati per chi approccia o per chi sta valutando la creazione di una digital identity.

Che cos’è la Digital Identity

Con Digital Identity intendo il naturale prolungamento della brand identity nel mondo della comunicazione online, di internet e dei social network: ogni impresa oggi ha l’esigenza di sviluppare anche la propria digital identity.

Dotarsi di una buona digital identity è indispensabile alle imprese che, oggi, decidano di usare internet e i social media come strumenti di marketing o di lead generation; l’identità digitale non è soltanto apparenza: è autorevolezza del marchio, uniformità della comunicazione e comprensione dei contenuti dell’impresa.

Brand Book Caractère

5 vantaggi da tener presenti per un brand book digitale:

  1. Mission, vision e contenuti del brand possono essere comunicati anche in formato digitale utilizzando un tone of voice che rispecchia la filosofia del marchio (come fa Mailchimp);
  2. Realizzare un’area del sito dedicata alle guideline rende immediatamente percepibile l’atteggiamento proattivo dell’azienda nei confronti dei media innovativi: il sito si evolve e diventa storytelling digitale;
  3. Utilizzare le guideline come area specifica di un sito è premiante dal punto di vista della SEO, specialmente in ottica visuale;
  4. Realizzare una guideline digitale consente di esplicitare a chiunque visiti un sito tutte le caratteristiche e le modalità di utilizzo di un marchio, proteggendolo dalle contraffazioni in maniera specifica;
  5. Raccontare il “making of” di un logo e di un’immagine ne rafforza la brand awarness nella rete.

Un progetto di digital identity, quindi, va al di là della semplice trasposizione delle linee guida del brand in formato digitale, e diventa uno degli strumenti di comunicazione digitale più potenti e soprattutto duraturi.

Brand Book IEG

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